Per raggiungere grandi obiettivi devi Pensare in Piccolo

Sì, hai capito bene. Per raggiungere grandi obiettivi devi Pensare in Piccolo. Una famosa frase di Donald Trump, il bilionario statunitense, recita:”Pianifica il tuo futuro per diventare miliardario. Male che vada, sarai comunque milionario”. Ammesso e non concesso che l’obiettivo fine a se stesso sia “diventare ricchi”. E di solito non è un obiettivo “sano”. Almeno così formulato. Di questa frase non te ne fai nulla. Comincerai a pensare per qualche mese ai milioni. Non succederà nulla. E ritornerai esattamente al punto di partenza.

Per raggiungere un grande obiettivo, e in generale per diventare un “realizzatore efficace di obiettivi”, un artista degli obiettivi, devi abituarti a pensare in piccolo. Ironicamente. Pensare a ciò che può ragionevolmente essere alla tua portata. Devi porti obiettivi piccoli e misurabili in un tempo molto ridotto. In questo modo puoi auto correggerti e non sprecare la tua risorsa più preziosa: IL TEMPO.
Nell’esempio della fattispecie: non ha senso pensare ai milioni se non hai raggiunto i tuoi primi 1000 euro.

Si parla sempre di fiducia in se stessi. Autostima. Io non ho mai capito cosa  volesse dire davvero. La frase è semplice. Ma non funziona, anche per questo non avevo capito cosa volesse dire. Non esiste di stimarsi con lo schiocco delle dita. Stimi qualcuno solo perchè qualcun’altro ti dice di farlo? O piuttosto la stima deriva dal valore che la persona stimata proietta e dimostra nel tempo?

Analogamente per stimare te stesso devi prima guadagnarti quella stima. E la stima deriva sostanzialmente dal provare a te stesso che sei in grado di realizzare qualcosa che hai deciso. Nel tempo.

Se quindi sei una persona che è in affari e compra piccole società di calcio, il tuo primo obiettivo sarà quello di comprare una società media di calcio. O medio piccola. Se sei una persona che ha difficoltà ad acquistare un paio di scarpe perchè l’ha sempre fatto la mamma o perchè hai timore e imbarazzo, sarà banalmente questo il tuo primo obiettivo. Senza il giudizio degli altri. Fregatene. I confronti uccidono la felicità. Questa è la tua strada e l’unica sfida è con il te stesso di ieri. Con la tua ombra di ieri.

Il tuo primo obiettivo deve essere qualcosa che puoi realizzare in un solo giorno. Massimo due. Se parti da zero, devi imparare l’arte degli obiettivi muovendo il primo passo. E non pensando da ebete in grande al tuo prossimo miliardo. Si perde tempo e la vita stessa. E’ tutto molto più emozionante in questo modo credimi.

E’ tutto più divertente abituarsi a pensare per piccoli passi. E poi sempre verso traguardi più ambiziosi. Ma è necessario essere umili all’inizio, e non è un prezzo da pagare, perchè l’umiltà va a braccetto, assai spesso, con il valore di una persona. Devi dimostrare a te stesso il tuo “valore” iniziale. Ripeto, la corsa è su te stesso, non sugli altri. Ed è una corsa da cui non si torna indietro. La costanza è una forza molto più grande dell’attacco al plasma.

Una goccia ripetuta nel tempo scalfisce la roccia. Molto più che un colpo unico ben assestato. E’ questa la modalità in cui devi entrare. Costanza. Una goccia che avanza piano, ma ogni giorno. Progressivamente, senza fermarsi, partendo dal tuo primo obiettivo. Almeno per ora. Poi vedremo come entrare in modalità attacco al plasma costante. Per ora puntiamo alla costanza.

Chiudi questa pagina web non appena hai finito di leggere quest’articolo. Leggilo pure due volte se vuoi. Ma alla fine tassativamente scrivi il tuo piccolo obiettivo su carta. Che sia semplice e misurabile. Non fare poemi. Datti 3 minuti. Un obiettivo è anche una telefonata che eviti da tempo. Una lettera. L’acquisto del tuo vestito preferito. Una visita importante. La tua prima vendita. Quello che vuoi. Fa sì che il tuo obiettivo sia ragionevole. Pensa in piccolo. Datti una scadenza di massimo 48 ore per realizzarlo tassativamente. Questo farà sì che potrai misurare i tuoi progressi subito e non investire mesi e anni in legge d’attrazione o pensieri positivi vaghi. Partiamo dal piccolo. Focalizzati come un laser. Senza perfezione. Perfezione uguale paralisi. Specie all’inizio di un progetto. O di una trasformazione interiore. Ho scritto quest’articolo in 5 minuti. Cinque. Magari fa schifo. Dimmelo pure. Ma ho realizzato il mio obiettivo. L’ho portato fino in fondo. E non ci sarà commento che mi farà cambiare idea. Perchè la corsa è su me stesso.

Chiudi questo sito. Setta il tuo primo piccolo obiettivo. E ci risentiamo solo quando l’hai realizzato. Così si diventa grandi. Così sarai ogni giorno sempre più orgoglioso di te. E potrai realizzare progetti e obiettivi sempre più ambiziosi.

In bocca al lupo.

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